Come si scrive un diario personale? 3 consigli pratici.





Ci siamo. Hai deciso finalmente di tenere un diario personale ma non hai la minima idea di cosa e come scriverci.

La sindrome da foglio bianco si è impossessata di te.

Niente panico! 3 consigli pratici per te che stai cominciando. 
Quando ho deciso di avere un mio diario personale ho cercato su google "come scrivere un diario". Davvero, l'ho fatto! 

Scrivere su un diario può sembrare banale, ma non lo è affatto. 
Quando ti trovi davanti ad una pagina bianca, ad un quaderno appena comprato, puoi bloccarti.

Succede.

Se sei cristiano cattolico e hai fatto la prima comunione, te la ricordi la sensazione della "prima confessione?".

"E che gli dico al prete?"

Lo chiedevi a tutti e nessuno ti dava una risposta che ti soddisfacesse davvero.
Così probabilmente sei andato lì facendo l'elenco di tutte le parolacce che avevi detto negli ultimi giorni.


Il primo approccio con il mio fidato notebook Moleskine è stato così. Nel senso: la sensazione era quella di quando avevo 9 anni.

Avevo comprato un quaderno bellissimo, avevo già la penna in mano e... adesso?
Che ci scrivo? Che ho mangiato pasta e patate?

Così ho iniziato a chiedere a google e mi sono usciti fuori decine di articoli, alcuni dei quali davvero validi, ma troppo schematici e macchinosi per me. Preferisco la semplicità in tutto.

Less is more.

Così ho fatto da sola, attingendo al mio bagaglio culturale. E ora condivido con te la mia esperienza, sperando ti sia d'aiuto.



Consiglio numero 1.

Photo credit: Canva


- Slow. Non è necessario scrivere di un'esperienza traumatica o di un problema che ti affligge. Non puoi partire in quarta. Devi prima prendere confidenza con lo strumento.

Inizia solo con due frasi. Vanno bene anche le classiche frasi di ispirazione che si trovano dappertutto on line.
Scegline un paio al giorno, quelle che per qualche motivo ti risuonano o senti che ti rappresentino o che semplicemente vorresti fare tue.

Nessun poema. Nessuna pagina vuota da riempire.

Una piccola frase ogni giorno accompagnata da un disegno o qualche adesivo. Niente di più.

Fallo per tutto il tempo che vuoi. Anche un mese. Fino a quando non ti sentirai pronto a scrivere della tua giornata e soprattutto delle tue emozioni.

Verrà da sé, credimi.


Consiglio numero 2

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- Quando vuoi e dove vuoi, ma sii costante. Il momento giusto della giornata per scrivere è quando vuoi tu.
Molti consigliano di farlo la sera perché è il momento in cui ti stai preparando per andare a dormire, con la giornata che volge al termine e sei in un mood più rilassato.

E' vero, ma non è detto che valga per tutti. Io stessa scrivo la sera abitualmente ma non sempre riesco perché a volte sono particolarmente stanca e crollo subito dopo aver messo a letto mia figlia.

Il momento migliore per scrivere è sempre.

Quando te la senti. Anche la mattina appena sveglio per darti la carica. Anche appena tuo figlio dice qualcosa di buffo e vuoi appuntartelo per averne il ricordo. Quando vuoi tu. L'importante è che siano anche solo 5 minuti, ma tutti per te.

Scrivere il diario personale è un rito, un momento tutto tuo.

Fallo quando vuoi, ma dove sai che nessuno ti disturberà.

Quello è il tuo spazio.
Il tuo rifugio.
Il tuo momento.

Trova una stanza lontano da distrazioni. 


Consiglio numero 3 

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- Segui uno schema. I primi giorni, con la sindrome da foglio bianco in agguato, segui uno schema. Poniti due domande e concentrati sulle risposte. Ad esempio "è stata una buona giornata oggi e perché?" e se no "cosa posso fare domani per stare meglio?", oppure "qual è stato l'evento più emotivamente rilevante oggi e perché?", o ancora "cosa è successo oggi che vale la pena ricordare?".

Potrebbe essere utile scriverle davvero queste domande, non solo tenerle a mente. Mettile nero su bianco. Ti aiuterà a memorizzarle e ad abituarti alla scrittura.
Vedrai che nel giro di pochi giorni supererai il blocco e comincerai naturalmente a scrivere senza bisogno di seguire schemi o rispondere a domande. 


BONUS:

- Uno schema per iniziare. Ti regalo lo "schema" che ho utilizzato io i primissimi giorni.

Vengo da una formazione universitaria psicologica e da molti anni di terapia quindi quando ho approcciato per la prima volta al mio diario personale mi è venuto naturale farlo nell'unico modo che conoscevo, immaginando le pagine bianche come un blocco temporale di una seduta e ponendomi tre importanti domande alle quali rispondere.

OGGI VORREI: La mattina, appena sveglia, scrivi una cosa che vorresti fare quel giorno. Poi chiudi il taccuino e la sera, quando lo riprendi, parti da lì, dal tuo desiderio. Hai fatto in modo che si avverasse? Come è andata la giornata? Cosa è accaduto di significativo? Come ti senti rispetto a quel desiderio (realizzato o no)? 

A fine pagina rispondi a queste due domande, senza pensarci troppo mi raccomando, di getto.

COSA PRENDO: Cosa vuoi tenerti stretto di questa giornata? Può essere un ricordo, un sorriso, una canzone, qualsiasi cosa tu senta il bisogno di non lasciar andare. 

COSA LASCIO: Cosa invece non vuoi del giorno appena trascorso? La rabbia? La tristezza? Quella canzone che ti ha portato alla mente un ricordo spiacevole? Scrivi qui qualunque cosa o sensazione o emozione di cui vorresti disfarti. 


N.B.: Questo è solo un piccolo aiuto per iniziare ma ti dico che lo abbandonerai subito. Serve solo a darti la spinta, per aggirare l'ansia da foglio bianco dei primi giorni. Vedrai che dopo poco inizierai a scrivere a ruota libera, senza seguire schemi ed è giusto che sia così. Io, ad esempio, ho usato questo "schema" solo per due giorni. 



Materiali 


- Stickers. Io vorrei tanto saper disegnare ma proprio non sono capace così alla fine di ogni pagina del mio diario, se mi va, attacco degli adesivi che mi ricordano quella giornata e rendono la pagina più bella da vedere. Sembra anche questa una sciocchezza, ma se sei agli inizi avere delle pagine colorate da sfogliare invoglia a riempirle. 

- Taccuino. Qui si apre un mondo. A righe, a quadretti, puntinato... Ne esistono di mille tipi. Quale scegliere dipende molto dal tipo di uso che ne devi fare. Se ti piace disegnare ad esempio e il tuo sarà un diario personale e creativo insieme forse le righe potrebbero darti fastidio e sarebbe meglio optare per un puntinato. Dipende da te e dalle tue abitudini.
Potrebbe essere utile all'inizio comprarne uno con non troppe pagine sia per vedere come ti trovi ma anche  perché, finendo prima, avrai la soddisfazione di vederlo "completato" e questo ti invoglierà a cominciarne un altro e a continuare a scrivere.

- Penne colorate. Anche la scelta dei colori può rispecchiare lo stato d'animo. Quindi compra un bel pacco di penne colorate e scegli ogni giorno di che colore sei!

--> e poi spazio alla fantasia: puoi tenerlo minimal o anche inserire delle foto formato polaroid come ricordo delle tue giornate, disegni dei tuoi figli, frasi che ti colpiscono di un libro che stai leggendo...

L'unica regola nella stesura di un diario personale/creativo è non avere regole

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